Case départ
2017-ongoing | digital collage | digital prints on baryta paper | various sizes
Photographs of unknown territories found in an old travel album challenge gravitational theory by transforming themselves, thanks to the digital collage technique, into landscapes that don’t seem to feel their own weight. Like opposite poles of a magnet, portions of the same image attract and hook each other until they find a common center of gravity to remain in balance. The 360° rotation becomes a metaphor of continuous mobility, assiduously bringing each body back to the starting point. These are small spaces in which there is no fall, terrestrial meteors that host overturned realities where life proceeds parallel, but without ever meeting. In French Case départ means “starting point”, and it is the writing that is on the first box of the board games. The choice of the title refers to the circular path conducted by the images, whose positions taken in space always pass through the initial one and from it start again to infinity, as if marked by a rhythm that remains unchanged over time. |
2017-in corso | collage digitale | stampe digitali su carta baritata | varie dimensioni
Fotografie di territori sconosciuti trovate in un vecchio album di viaggio, sfidano la teoria gravitazionale trasformandosi, grazie alla tecnica del collage digitale, in paesaggi che non sembrano sentire il proprio peso. Come poli opposti di una calamita, porzioni di una stessa immagine si attraggono e si agganciano a vicenda fino a trovare un baricentro in comune per restare in equilibrio. La rotazione a 360° si fa metafora di una continua mobilità, riportando assiduamente ogni corpo al punto di partenza. Si tratta di piccoli spazi in cui non esiste caduta, meteore terrestri che ospitano realtà ribaltate dove la vita procede parallela, ma senza mai incontrarsi. Case départ in francese significa “punto di partenza”, ed è la scritta che si trova sulla prima casella dei giochi da tavolo. La scelta del titolo fa riferimento al percorso circolare condotto dalle immagini, le cui posizioni assunte nello spazio passano sempre per quella iniziale e da essa ripartono all’infinito, come scandite da un ritmo che resta invariato nel tempo. |